Santa Lucia bella
dei bimbi sei la stella,
pel mondo vai e vai
e non ti stanchi mai,
trova la porticina
di questa mia casina,
poi continua la strada
per tutta la contrada,
poi continua il tuo viaggio
per tutto il mio villaggio.
A tutti i bimbi buoni
Tu porta dolci e doni,
ma i regali più belli
portali ai poverelli!
Ricordate questa filastrocca? Quand’ero piccola, noi sorelle cominciavamo a parlare di Santa Lucia appena finita l’estate. Bisognava pensar bene a cosa scrivere nella letterina, perché quello sarebbe stato il regalo più importante di tutto l’anno! “Lei” sarebbe arrivata di notte, vestita di bianco, e avrebbe lasciato i regali sul tavolo in cucina. C’era da preparare il caffè per lei e per il Castaldo, una carota per l’asinello, e poi bisognava andare a letto presto e soprattutto non aprire gli occhi, mai e poi mai! Altrimenti sarebbe sparita, e noi saremmo rimaste con un pugno di cenere e del carbone al posto dei regali!
Qualche anno fa, mi è stato chiesto di scrivere una “vera” storia di Santa Lucia: l’ho fatto, e ve la racconto al link qui sotto. Ma forse la sua vera storia non la scopriremo mai, noi adulti…
Buon ascolto,
Elisabetta