Questa fiaba esiste tante versioni in tutto il Nord Europa: Scozia, Finlandia, Norvegia… Nella versione norvegese che vi racconto, ci sono due sorelle che un giorno… Ah, no! Non vi dico altro, se non che è proprio una bella storia!
La fiaba di oggi arriva da Giappone, ma esistono versioni simili in molte altre culture. Si sa, le fiabe viaggiano… in orizzontale e in verticale! Che cosa significhi questo, lo scopriremo un’altra volta. Per ora, godiamoci il racconto!
C’era una volta un uomo davvero sfortunato… o no? La fiaba di oggi è davvero interessante, secondo me. Arriva dalla lontana Armenia, ma di sicuro tutti conosciamo qualcuno che assomiglia al protagonista.
Illustration for “The Tale of Tsar Saltan” by Ivan Bilibin
Con la fiaba di oggi facciamo un salto nello spazio e nel tempo e arriviamo nella Russia degli Zar. A proposito, sapete che cosa significa e da dove deriva questa parola? Significa «re, imperatore», e ha una storia molto interessante. In origine, è un adattamento del bulgaro «car», poi ripreso dal russo «car′» e dallo slavo antico «cĭsarĭ»: in tutte queste lingue, la parola deriva, come il gotico «kaisar» (da cui il tedesco «Kaiser»), dal latino «Caesar», cioè «Cesare».
Dopo questa premessa etimologica, passiamo alla fiaba 🙂 C’è uno zar, c’è un contadino e ci sono ben tre sacchi di monete d’oro. A chi toccheranno?
La fiaba di oggi è presente in molte versioni, in tutta Europa. Stasera vi racconto quella che si narrava in Piemonte più di cent’anni fa. Parla di tre giovanotti che… Ma non voglio anticiparvi nulla! Invece, vi auguro buon ascolto.
La fiaba di oggi è molto antica, e arriva dall’Abruzzo. Se ascoltate bene, troverete qualche somiglianza con una fiaba molto conosciuta… Io, però, preferisco il finale di questa!
Santa Lucia bella dei bimbi sei la stella, pel mondo vai e vai e non ti stanchi mai,
trova la porticina di questa mia casina,
poi continua la strada per tutta la contrada, poi continua il tuo viaggio per tutto il mio villaggio.
A tutti i bimbi buoni Tu porta dolci e doni, ma i regali più belli portali ai poverelli!
Ricordate questa filastrocca? Quand’ero piccola, noi sorelle cominciavamo a parlare di Santa Lucia appena finita l’estate. Bisognava pensar bene a cosa scrivere nella letterina, perché quello sarebbe stato il regalo più importante di tutto l’anno! “Lei” sarebbe arrivata di notte, vestita di bianco, e avrebbe lasciato i regali sul tavolo in cucina. C’era da preparare il caffè per lei e per il Castaldo, una carota per l’asinello, e poi bisognava andare a letto presto e soprattutto non aprire gli occhi, mai e poi mai! Altrimenti sarebbe sparita, e noi saremmo rimaste con un pugno di cenere e del carbone al posto dei regali!
Qualche anno fa, mi è stato chiesto di scrivere una “vera” storia di Santa Lucia: l’ho fatto, e ve la racconto al link qui sotto. Ma forse la sua vera storia non la scopriremo mai, noi adulti…
Ecco una fiaba con streghe, magie e castelli, di quelle che ascoltavamo da piccoli. La conoscete? Si intitola “I tre limoni” e pare che arrivi dalla Liguria (per lo meno, la versione che racconto ). Buon ascolto!
Sogni, sogni… Chi non ne ha? E qual è il sogno più bello? La fiaba di stasera è antichissima, arriva dalla lontana India e ci può dare qualche idea interessante… Ma non voglio svelarvi di più!
Tutte le nostre azioni, anche le più insignificanti, hanno delle conseguenze. La fiaba che vi racconto oggi è di R.L. Stevenson, e ci mostra cosa potrebbe succedere se…
Il nostro viaggio verso il Natale continua con un’altra fiaba, questa volta di Hans Christian Andersen. Anche se è stata scritta più di cent’anni fa, mi sembra sia molto attuale. Che ne pensate?
Buon ascolto,
Elisabetta
p.s.: le fiabe sono raccontate, non lette 🙂 se volete condividerle, vi ringrazio e vi chiedo di farlo usando il link di questa pagina, o il post che trovate su facebook. Grazie!