Vi è piaciuto il video di ieri, con le avventure di Espen Cenerello? Spero di sì! Oggi abbiamo ripreso il nostro viaggio tra le fiabe delle regioni italiane e stasera siamo in Toscana, con una fiaba dal titolo davvero curioso: Il palazzo delle scimmie. Al principe Antonio succedo un sacco di cose strane, ma… Se volete saperne di più, ascoltate la prima parte della fiaba. Il resto arriverà domani 🙂
Ringrazio di tutto cuore chi sta appoggiando questo progetto! Come? Scopritelo qui:
Funziona così : per ogni puntata vengono scelte sette fiabe e ogni fiaba viene raccontata da sette storytellers di vari paesi, in sette lingue diverse. Quindi in totale ci sono quarantanove video, quarantanove storytellers, quarantanove stili di narrazione, quarantanove modi di dire “C’era una volta…”. È meraviglioso, non trovate?
L’idea è nata durante il lockdown di marzo, ed è maturata nel corso di questi mesi. I tre ideatori sono anche i fondatori di ESC-European Storytellers Collective, di cui sono orgogliosa di fare parte. Eccoli: (ladies first…) Aurora Piaggesi, sceneggiatrice e storyteller romana, e John Rogers e Richard Martin, entrambi storytellers britannici che da anni vivono e raccontano in Germania. In un prossimo post vi dirò più in dettaglio chi sono e cosa fanno, per ora sappiate che sono persone speciali e io sono felicissima di partecipare a questo progetto con loro.
Veniamo ora alla parte che mi riguarda: ho raccontato la fiaba di Espen Cenerello, nella sua versione norvegese (il titolo inglese è Ashlad and his crew). Mi è piaciuta tantissimo, questa fiaba, perché ci sono tutti gli elementi che in una fiaba adoro: magia, imprevisti, personaggi strampalati e improbabili ma indispensabili per la storia, sfide impossibili, e vince colui che in partenza è il più svantaggiato, quello che viene deriso e considerato un buono a nulla. Poi c’è il bosco da attraversare, una nave fantastica, una principessa che vuole scegliersi il marito da sola… Insomma, è una fiaba che vi incanterà!
Questa volta è un video, quindi mettetevi comodi e…
Buona visione!
Elisabetta
p.s.: a titolo di captatio benevolentiae, la prossima volta vorrei migliorare la qualità del video, qui un po’ sgranata. I mezzi sono quelli che sono, quindi un po’ alla volta mi sto attrezzando per migliorare la qualità. Per il momento, godetevi la narrazione 😉
Quattordici. Questo è il nome di un ragazzo tranquillo e pacifico, ma che sa il fatto suo. La fiaba arriva dalle Marche, e secondo me vi piacerà. Fatemi sapere che ne pensate, e preparatevi perché domani arriva una bellissima sorpresa! Vi anticipo che sarà la prima di una serie di nuove iniziative, e sono molto emozionata. Ci sto lavorando da tanto tempo, e pare che ora sia arrivato il momento di portare tutto alla luce del sole.
Approfitto per ringraziare dal profondo del cuore chi sta contribuendo con una “cup of tea” per questo progetto: vi spiegherò in un altro post perché le cups of tea sono importantissime. Per il momento, sappiate che ho potuto migliorare la qualità del suono grazie a loro! Ecco dove potete partecipare:
Con questa fiaba proprio buffa (e un po’ truculenta!) siamo ormai nel Lazio, quasi a metà del nostro Giro d’Italia in venti e una fiaba. Qui c’è un re con un pidocchio, poi una principessa che non vuol sposare chi le toccherà in sorte e una vecchia cameriera che… Basta, basta, vi ho già detto troppo. Ascoltate la fiaba, e buon divertimento!
Se vi piace il progetto e volete partecipare, potete farlo qui:
Voilà, voilà, ecco la seconda parte delle avventure della bella Temperino alla corte del Re di Francia: riuscirà a portare a casa scettro e corona?
Vi dirò, raccontare questa fiaba è stato un vero divertimento. Immaginavo la faccia del povero Re di Francia ogni volta che Temperino riusciva a gabbarlo… “Maman! Maman! Ce n’est pas possiiiibleee!” 😀
Vi auguro buon ascolto! Arrivederci a lunedì, con una nuova tappa del nostro Giro d’Italia in venti e una fiaba.
Dimenticavo, se vi piace questo progetto che sto portando avanti e avete voglia di sostenerlo, potete farlo qui:
Arriva da Napoli, ispirata alla versione di Italo Calvino: questa è una fiaba tra quelle che mi piacciono di più! Non vi anticipo nulla, per non rovinare la sorpresa… Vi avverto: questa è la prima parte, il resto arriva… demain!
In Abruzzo una volta c’era un re che andò a fare quattro passi. Com’era bello il suo regno… praticamente perfetto! E se qualcosa non è perfetto, deve togliersi di mezzo! O no?
Vi dirò, la fiaba di stasera mi ha ricordato qualcosa di molto importante, pur nella leggerezza del racconto. Buon ascolto,
Il Molise, terra di contrasti, ci regala questa splendida fiaba che racconta le avventure di Borea e del bel Favonio. Ma… chi sono, questi due? Per scoprirlo, non vi resta che ascoltare la fiaba! Qui trovate solo l’inizio, però… per ascoltarla tutta, iscrivetevi qui.
Buon divertimento,
Elisabetta
p.s.: ti piacciono le mie fiabe e vorresti sostenere il progetto?
Cominciamo la settimana con una fiaba che arriva dalla Basilicata, regione splendida di paesaggi di mare e di montagna. Oggi niente principesse, ma un albero speciale e ben tredici briganti! Pare che in tempi antichi, infatti, tra i boschi della regione si nascondessero numerose bande di briganti: la gente si difendeva come poteva, e forse raccontar di loro era un modo per tenerli lontani.
La versione che racconto qui è ispirata al testo trascritto da Italo Calvino per le Fiabe italiane. Non so voi, ma io un albero come quello della fiaba lo vorrei davvero… soprattutto adesso!
Nel video qui sopra trovate l’inizio della fiaba: per sapere come va a finire, potete iscrivervi qui.
Vi è piaciuta la prima parte della storia? Ecco qui la seconda: le rocambolesche avventure del nostro giovanotto continuano, e chissà come finiranno… Quando si ha a che fare con il Maestro della Salamanca, il pericolo è sempre in agguato!
Se siete curiosi di scoprire che cosa succede, non vi resta che iscrivervi qui e ascoltare questa seconda parte – e ringraziare Italo Calvino per aver restituito in maniera così frizzante questa fiaba della Terra d’Otranto: io mi sono divertita un sacco a raccontarla!
La fiaba di oggi arriva dalla Terra d’Otranto, una terra di antiche tradizioni e dalla storia affascinante. La versione che racconto è stata trascritta da Italo Calvino, ed è un piccolo gioiello. Però è una fiaba lunga, e quindi qui troverete solo la prima parte. E il resto? Arriverà domani!
Buon ascolto,
Elisabetta
p.s.: al link qui sopra trovate solo l’inizio, per ascoltare tutta la fiaba potete iscrivervi qui
Che bellezza, questa fiaba siciliana! Eterna gratitudine al dottor Giuseppe Pitrè, che girava in calesse a curare i malati e a cambio si faceva pagare a suon di fiabe. Davvero, se le faceva raccontare dalla vecchina di casa, e poi le trascriveva tornando a casa in calesse. Eterna gratitudine anche a Italo Calvino, che nelle sue Fiabe Italiane ce ne restituisce una versione frizzante e ricca d’incanto. Quante cose avrei da raccontare in proposito… Chissà, forse in un altro post, o in una serata attorno al fuoco, quando si potrà tornare a raccontare dal vivo. Per ora, vi lascio con la fiaba di Ninetta e Dattero, bel dattero… Qui c’è solo l’inizio, per sapere come va a finire dovete iscrivervi qui 🙂
La fiaba di oggi arriva dalla Calabria e racconta di una ragazza coraggiosa, che riesce a ribaltare la sorte che un destino avverso le ha affibbiato. In fondo, la fortuna è fatta di coraggio, fiducia, e un pizzico di incoscienza nel buttarsi in un’avventura anche se non vediamo chiaro come finirà. Siete d’accordo? Intanto, buon ascolto!
Elisabetta
p.s.: questo è solo l’inizio, se volete sapere come andrà a finire iscrivetevi qui
Eccomi di ritorno con una nuova serie di fiabe che ci porteranno a scoprire il ricco e affascinante patrimonio delle regioni italiane. Iniziamo l’anno con dolcezza, facendoci accompagnare da una fiaba che arriva dalla Sardegna. Ne esistono varie versioni, e io ho scelto questa. Si intitola “La bambola di pan dolce”, la conoscete? Qui trovate l’inizio, e se volete sapere come va a finire iscrivetevi qui
C’era una volta un cuoco… Questa volta la fiaba ci porta in Francia, a mangiare in un ottimo ristorante. Che cosa succederà? Ascoltate, e lo scoprirete. Buon divertimento!
La leggenda dell’albero di Natale – Elisabetta Orlandi
Eccoci finalmente arrivati alla vigilia di Natale, accompagnati dalle fiabe e leggende che ho raccontato per attraversare assieme il freddo dell’inverno. Oggi tocca a una leggenda che arriva dalla Germania, spero vi piacerà!
Vi faccio anche tanti cari auguri di un sereno Natale, il più sereno possibile. Mi prendo qualche giorno di riposo, ma tornerò prestissimo con altre fiabe. A presto!
Che cosa accadde la notte di Natale del 1323? Fu proprio allora che il poverello di Assisi immaginò di ricostruire la prima natività: ebbe sicuramente l’aiuto di un amico speciale, e io ho cercato di immaginare come andò. Ve lo racconto qui…
Elleboro: un nome magico per un fiore meraviglioso, che sfida il freddo dell’inverno per fiorire a Natale. Conoscete la sua leggenda? Io me ne sono innamorata! Ve la racconto al link qui sopra, buon ascolto!